mercoledì 8 luglio 2015

2^ tappa: El Escamplero/Cornellana 25,3 km


Oggi quella che mi aspetta è una vera tappa; Luigi, il mio amico che l'ha fatta lo scorso anno, ha detto che è duretta, e se lui ha detto così, vuol dire che è davvero tosta. 


Sono quasi l'ultima a svegliarmi, tutti se ne stanno andando, hanno fatto tanto rumore, soprattutto le italiane che sono arrivate tardi ieri sera, forse ancora non conoscono le abitudini e i modi di fare. Tra qualche giorno capiranno che urlare al mattino in camera non è così educato. 



Esco e sono un po' nervosetta, mi sono anche dimenticata di mettermi le lenti. 
Torno indietro ed impreco. Togli lo zaino, apri tutto, rimetti apposto... Che palle! 
Per fortuna che fuori c'è il clima ideale per camminare: nuvole, aria fresca, 24 gradi e una leggerissima pioggerella. 


Inizio a stemperare il mio nervoso dopo  sette chilometri, momento in cui faccio colazione. Con cafe con leche rinasco! E mi affianco a due ragazze napoletane, le prime pellegrine che ho incrociato fino adesso.


La solidarietà tra pellegrini è qualcosa di veramente bello! 
Chiacchieriamo durante il percorso e loro da buone napoletane sono simpaticissime. 


Inizio ad entrare nel mood del Cammino, sono partita un po' strana, forse non troppo coinvolta oppure troppo presa dagli impegni scolastici o abitudinari. Fino al 30 sono stata completamente immersa dalla burocrazia degli esami di terza. 


Mi sento di dover rallentare, di vedere le cose e le persone da un'altra angolatura, quella vera. Devo arrivare a vedere le cose ad una velocità di 3/4 km orari, rallentare, andare piano. Osservare, annusare, respirare, pensare, perdermi.
Quando corro vado a 10/11 km orari. Adesso devo cambiare marcia e...prospettiva! 


Cammino da sola, abbiamo passi diversi ed è importante assecondare la propria velocità. Con Roby è sempre stato così, è il nostro sodalizio silenzioso, in questo modo abbiamo macinato tanti chilometri.
Il Cammino Primitivo è noto come poco frequentato, poco servito e poco segnalato, questa cosa mi piace molto. Le frecce non sono così frequenti come nel Francese e bisogna stare con gli occhi bene aperti, altrimenti succede di perdersi come oggi è successo al ragazzo ventenne di Amburgo che non sa una parola di spagnolo e mi sorride sempre, non so perché...sicuramente perché non sa cosa dirmi. Perdendosi ha fatto 12 chilometri in più oggi, ma mi continua a sorridere. Boh! 

 
Arrivo a Grado e faccio respirare i piedi, che goduria! Non mi piace questo paesotto, c'è il mercato, ma niente di che... Sarà che dopo mi aspetta una salita impestata, quindi mi preparo psicologicamente. 


Il paesaggio mano a mano che si sale regala fiori e animali. 


L'aria è fresca e invita ad andare avanti. Stranamente la schiena non mi fa male, a dir la verità non sento dolori strani, ma non lo dico forte e vado come un treno. Gran parte è merito delle scarpe, consigliate da Paolo di SportLab di Porto San Giorgio: hanno un grip potentissimo che si attacca al terreno e si inchiodano lì. Tra l'altro sono nuovissime, cosa sbagliatissima. 







Mano a mano mi avvicino e sono contenta! 

Stanotte si dorme nel monastero di San Salvador, costruzione molto antica, ma tenuta molto bene, rispetto a ieri sera sembra un albergo a cinque stelle! 


...e per festeggiare stasera mi lavo anche i capelli! 
Cosa si fa quando si trova il letto per dormire? Il letto, quando si può, si sceglie, in basso, perché scendere dalla scaletta al mattino è qualcosa di micidiale con l'acido lattico accumulato durante la notte. 
Si tolgono gli indumenti, doccia, lavaggio degli indumenti, sistemazione dello zaino, relax e socializzazione. Io di solito mi rilasso scrivendo il blog, poi si pensa alla cena. Stasera siccome la cucina lo concede (nel senso che non fa schifo come quella di ieri sera), decidiamo di fare la spesa per cenare in comune. 
Anche al market facciamo colore! 
Vietato commentare le facce, perché sono facce stanchine da pellegrine ;-) 



È stata una giornata impegnativa, iniziata male e finita a risate! 












1 commento:

  1. L'ultima foto la dice lunga sulla gioia e la soddisfazione che questa avventura ti regala. Non ti invidio ma ti ammiro. Brava. Foto incantevoli, un gran bel racconto anche oggi. A volte mi sento un po' un ceco che vede attraverso gli occhi di chi come te viaggia e vive esperienza come questa. Forse è proprio questo il maggior pregio di internet, la cosa migliore che può regalare. Grazie e sempre forza Licia

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