giovedì 16 luglio 2015

10^ tappa: Lugo/ Ferreira 28 km


Ieri sera le ragazze non sapevano se fare un giorno di riposo. Rosy ha dolori al ginocchio, zoppica visibilmente e ha i piedi pieni di vesciche. 
Lugo è una città carina e può essere un ottimo motivo per fermarsi un giorno. 
Alberto, il nostro Indiana Jones da 5 km orari (è suo il polpaccio fotografato qualche giorno fa), si propone di aiutare le ragazze e di fare la tappa con loro. 



Alla fine partiamo tutti, tranne Cristiana e Roberta che hanno dovuto anticipare la partenza perché hanno il volo domani sera. La loro assenza si sente...molto. 
La giornata inizia tra canti e balli per la strada. 


Lui è Antonio, un vero personaggio. Ha una soluzione per tutto, dal suo zaino piccolissimo esce di tutto, un vero mago del divertimento. Uomo dal grande cuore. 
Procediamo allegramente... 


Ci viene da piangere dal ridere e s'improvvisano questi teatrini. Venus è ballerina di danze tradizionali e tira fuori tutta la sua classe. 


Lei mi guarda placidamente. 
Mi distacco da tutti ed inizio a muovere la mente, forse troppo velocemente. 
Le amicizie che si fanno in Cammino assumono un valore diverso. Tutto è amplificato, il senso di fratellanza, la condivisione dei dolori e l'esaltazione della gioia. Non è importante chi sei, da dove vieni, il lavoro, lo status. L'importante è che si sta andando nella stessa direzione. 


Spesso nelle relazioni non si tiene conto di questo. 
La meta o la direzione. 
Quando è la stessa tutto fila liscio e impera l'amore, l'affetto, l'amicizia. 
Quando qualcosa cambia, ci ostiniamo a non capire che si sta "violentando" l'altro. Dovremmo avere la forza di lasciarlo andare nella direzione che si sente, seguire nella propria interiorità. 
La difficoltà nei rapporti è proprio questa. 
Non credo nelle relazioni per sempre, o meglio, credo ce ne siano pochissime e fortunate. Le altre, dovremmo imparare a gestirle pensando che niente è per sempre, tenendo presente che sia giusto assecondare i percorsi interiori di ognuno di noi. 
Imparare a lasciare andare, comprendere la strada giusta, seguire la propria freccia gialla. Questa credo sia la forma di amore più alta. La stessa che una madre apprende quando sa che il figlio non è una proprietà. 


Entro in un loop di pensieri senza via di uscita. Mi confronto con Roberta e subentra il concetto di "aspettativa"...ma al momento non mi sembra il caso di raccontare e di inalberarmi.


Filosofeggiando troviamo un prato accogliente e ci rilassiamo un po', facciamo il cambio di calzini e Roby trova un contenitore per poter mettere a mollo i suoi piedi. È un modo per poter godere di questa natura. 


Intanto proseguono gli sms con Cristiana e Roberta che nel frattempo sono arrivate a Santiago. 
La fine della tappa ci vede tutti insieme di nuovo, anche Venus, Rosy e Alberto sono arrivati. 

E mentre continuano le danze e i canti, da una stradina sbucano Cristiana&Roberta! 
È una grande sorpresa per tutti. 
In pratica loro sono arrivate a Santiago in pullman, si sono sistemate in appartamento, si sono guardate e hanno cercato una macchina per tornare e stare con noi a cena. Non sono neanche andate in cattedrale! 
Questo è lo spirito del Cammino. Questa strada unisce, non so perché, ma è così! 


Ecco il gruppo riformato! 

Terminiamo in bellezza con grande cena tutti insieme. 



Ovviamente paella per tutti!!!



1 commento:

  1. Leggendo il tuo filosofeggiare sull'amore e sul rapporto di coppia dico la mia: un rapporto funziona (secondo me) un po come il tuo cammino, si trova qualcuno lungo la via della vita che vuole arrivare allo stesso traguardo e anche se ci sono momenti in cui si viaggia distaccati non insieme alla fine di ogni tappa ci si ritrova insieme e si condividono le esperienze. Non sempre si viaggia insieme ma se l'obiettivo è lo stesso alla fine ci si ritrova sempre. Un abbraccio Lucia e grazie come sempre

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