venerdì 17 luglio 2015

11^ tappa: Ferreira/Boente 24 km


Non dormo, o meglio, ho dormito male tre ore. Non so come è possibile. Ho l'adrenalina a palla. 
È incredibile come possa resistere il fisico. A tre tappe da Santiago lo posso scrivere, sembra che abbia fatto 20 km, non 300. Non ho mai avuto acido lattico o dolori particolari. Due o tre vescichette e basta. Ringrazierò Santiago anche per questo. 


In Italia si schiatta di caldo e io sto col pile. 
Oggi cammino con Alberto, Antonio e Roby ci segue. Sono presenze discrete, silenziose il giusto ed è ciò che voglio per questa mattina piena di sonno. 


Come si fa a fare il Cammino di Santiago, arrivare alla meta, prendere l'appartamento, cercare una macchina in affitto e tornare indietro di tre tappe per stare con gli amici incontrati per strada?  Il tutto senza passare per la cattedrale o in piazza? 
Troppo belle Cristiana&Roberta! 
Questa è la conferma che il viaggio non è arrivare, ma godersi quello che ti accade durante il percorso. 
Oggi però hanno il volo, non possono più tornare.


Eccole stanotte Cristiana&Roberta dopo averci salutato sono finalmente approdate in piazza Do Obradoiro.

Arriviamo in un luogo talmente strano che non sembra vero. Lei vive qui, è Mapi. 
Appena entriamo ci prepara subito un caffè con moka. Ci racconta e rimaniamo per un po'. 



Sembra una casa delle favole. Un posto dimenticato, ma lei è talmente accogliente che rimaniamo a chiacchierare. 

Anche questa è un'occasione per cantare...e suonare! 
L'arcobaleno è il simbolo che caratterizza Mapi e questo mochon rappresenta questo mio cammino primitivo! 


Occhi gonfi di sonno, ma felice come un arcobaleno! 

Tra qualche chilometro finirà la tranquillità del Primitivo. Tra un po' arriveremo a Melide e lì il percorso si interseca con quello francese e col marasma dei "turigrini", ovvero i pellegrini degli ultimi 100 chilometri. In pratica, da Melide ci sarà il caos, ma quest'anno so a cosa andrò incontro. 
Cerco di respirare gli ultimi attimi di calma. 

Appuntamento tutti da A'Garnacha per mangiare il piatto del luogo: il pulpo alla gallega. Lo adoro! 


Ci ritroviamo qui. Ed è subito festa! 



E pimientos de padron! 

Il tutto annaffiato da birra e tinto. 
Mi alzo e mi cedono le gambe. Dobbiamo fare altri 4 chilometri e non so in quali condizioni li faremo sotto al sole delle 14. 
Manco a farlo apposta c'è una festa in paese e...la gente balla già da quest'ora. 
Non ci ferma nessuno, ci lanciamo in mezzo alla pista, in preda agli applausi dei festanti. Io che ho sempre detestato i trenini alle feste! Ma questo è un trenino speciale... 



Presi dall'euforia ci lanciamo in questi ultimi quattro chilometri, mai state così veloci! 
Eccolo apparire, la prima indicazione per Santiago, dovrei essere felice, in realtà mi dispiace che tutto questo tra qualche giorno finirà! 


Intanto mi godo la piscina dell'ostello. 


Rosy è stata dal dottore, ha il ginocchio infiammato, le ha consigliato di non fare più di 15 chilometri al giorno, per ora spero di reincontrarle a Santiago. 
La giornata, intensa, si chiude con una leggera malinconia... 



2 commenti:

  1. Forza Licia il traguardo è vicino!

    RispondiElimina
  2. ola LICIA eccomi quà ! finalmente dopo giorni "causa lavoro e PC di casa fuori uso" riesco a seguirti comunque ho notato che oramai del camino sei diventata una vera SPECIALIST !! tutto molto molto bello anzi nella 5 tappa quel camion che ai incontrato credo proprio che quella scritta la faccio pure sul mio !! hahahhahahh poi ti voglio ringraziare per la citazione "9 tappa" per la conchiglia ma credo proprio che oramai si era stancata di fare avanti indietro !!! ti saluto con il mio motto BUON CAMMINO e NIENTE PAURA !! poi spero tanto che al ritorno riusciamo a farci 1 o 2 max 3 cerveza insieme così mi potrai consigliare il SANTO mi stà chiamando e io vado resta solo da decidere il cammino giusto "per i giorni a disposizione e altri mille impegni " però credo proprio che dopo ferragosto mi avvio !! ciao licia un ABBRACCISSIMO !!! di CUORE !!!

    RispondiElimina