Visitiamo l'interno e...arriva il momento del primo timbro sulla credenziale!
All'interno c'è l'urna che contiene il sudario di Cristo trasportato da Gerusalemme, divenuto Patrimonio dell'Umanità.
Ci addentriamo con l'audio guida che ci illustra le bellezze della Cattedrale.
Fuori iniziano i rituali: la ricerca della prima conchiglia che ci illustrerà il percorso e soprattutto l'inizio...
L'emozione del primo segnale e...la conchiglia da seguire, che a differenza del Cammino Francese indica la direzione al contrario!
I percorsi nelle vicinanze delle città sono quasi sempre un po' squallidi, ma presto ci addentriamo tra le montagne delle Asturias.
Già nel 1539 Bartolomeo Fontana lascia questa testimonianza: "O Asturia bella Asturia, sei più bella e più dura".
Infatti la prima tappa è di rodaggio, prepara le gambe al micidiale llano asturiano, all'incessante susseguirsi di salite, discese e nuove salite.
Avevo dimenticato la bellezza di questa terra, avevo dimenticato gli odori e il suono dei miei passi, avevo anche dimenticato il peso dello zaino...
Mannaggia a me, pesa tanto, troppo. Le gambe sono allenate, ma le spalle no.
E poi le insegne sono così, molto nature!
Spesso ti indicano ciò che cerchi, spesso ciò che si cerca è solo una fuente di acqua fresca!
In effetti entriamo all'ostello Escamplero, costo 5€, davvero brutto e sporco.
Mi innervosisco, ma devo autocontrollarmi!
Tre stanze, una da 14, piccolissima, ovviamente il letto libero è qui. Tutti uomini.
Spruzzo anti insetti sul materasso e mi faccio la doccia in un bagno che non è un bagno...
Mi auguro ci siano albergue migliori nelle tappe successive.
Forza Licia devi solo rimettere un po' in moto la macchina della grande camminatrice che è in te. Vedo con piacere che il tuo reportage è stato ricco di foto e preciso nel racconto. Grazie perchè mi apri finestre su un bel mondo, un modo per il quale vale la pena soffrire e lottare. Un abbraccio e ........... avanti tutta!!!
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