martedì 7 luglio 2015

1^ tappa: Oviedo/El Escamplero 12 km



Partiamo alle 7:15 dalla stazione dei bus di Santander. È molto ben servita la Spagna coi bus e sono quasi tutti molto comodi: sedili in pelle, TV, acqua, patatine...e ne approfitto, dormo due ore filate. Arriviamo ad Oviedo alle 10, cerchiamo subito la Cattedrale del Salvador, punto di partenza del Cammino, infatti si dice: "Chi visita Santiago e non va al Salvador, onora il servo e trascura il Signor". 

Visitiamo l'interno e...arriva il momento del primo timbro sulla credenziale! 


All'interno c'è l'urna che contiene il sudario di Cristo trasportato da Gerusalemme, divenuto Patrimonio dell'Umanità. 


Ci addentriamo con l'audio guida che ci illustra le bellezze della Cattedrale. 


Fino ad arrivare alla celebre statua del Salvador... 



Fuori iniziano i rituali: la ricerca della prima conchiglia che ci illustrerà il percorso e soprattutto l'inizio...


L'emozione del primo segnale e...la conchiglia da seguire, che a differenza del Cammino Francese indica la direzione al contrario! 


I percorsi nelle vicinanze delle città sono quasi sempre un po' squallidi, ma presto ci addentriamo tra le montagne delle Asturias. 



Già nel 1539 Bartolomeo Fontana lascia questa testimonianza: "O Asturia bella Asturia, sei più bella e più dura". 



Infatti la prima tappa è di rodaggio, prepara le gambe al micidiale llano asturiano, all'incessante susseguirsi di salite, discese e nuove salite. 



Avevo dimenticato la bellezza di questa terra, avevo dimenticato gli odori e il suono dei miei passi, avevo anche dimenticato il peso dello zaino... 


Mannaggia a me, pesa tanto, troppo. Le gambe sono allenate, ma le spalle no. 


Basta un'ombra, una chiesa o un incrocio per fermarsi a riposare la schiena! 


E poi le insegne sono così, molto nature! 
Spesso ti indicano ciò che cerchi, spesso ciò che si cerca è solo una fuente di acqua fresca! 


Manca poco al fine della tappa, fa caldo, ma il vento fresco stempera la fatica e il sudore. 



Arriviamo al paese e ci indicano di prendere la chiave del "rifugio", sì lo hanno chiamato così... Aiutoooo! 
In effetti entriamo all'ostello Escamplero, costo 5€, davvero brutto e sporco. 
Mi innervosisco, ma devo autocontrollarmi! 
Tre stanze, una da 14, piccolissima, ovviamente il letto libero è qui. Tutti uomini. 
Spruzzo anti insetti sul materasso e mi faccio la doccia in un bagno che non è un bagno... 
Mi auguro ci siano albergue migliori nelle tappe successive.



La foto non rende, anzi rende, perché sembra bello. Non vedo l'ora di andarmene da questo tugurio. 





 


1 commento:

  1. Forza Licia devi solo rimettere un po' in moto la macchina della grande camminatrice che è in te. Vedo con piacere che il tuo reportage è stato ricco di foto e preciso nel racconto. Grazie perchè mi apri finestre su un bel mondo, un modo per il quale vale la pena soffrire e lottare. Un abbraccio e ........... avanti tutta!!!

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